Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

venerdì 31 luglio 2020

IL RITORNO ALLA NORMALITÀ.

In alcune nazioni, la pandemia è in forte diminuzione ma in altre imperversa ancora .Ė presumibile che – prima o poi – si trovi il modo di farla regredire fino a sparire e che si possa ritornare tutti alla normalità… ma quale “normalità”? Ė mia opinione che il concetto di “normalità” sia cambiato in modo irreversibile… il distanziamento sociale imposto per mesi, lascerà il segno…  Alcune “regole” imposte oggi, rimarranno anche dopo… spariranno i cassieri dalle Banche… il “contante” diventerà sempre più un ricordo e gli anziani si sentiranno sempre più emarginati in un mondo totalmente digitalizzato.  

L’insicurezza derivante dalla precarietà del lavoro e dalle ristrettezze economiche, frenando nascite e consumi, porterà anche a spendere meno e meglio… ottimizzando l’uso delle scarse risorse ancora disponibili sul pianeta.

Le “materie prime” stanno esaurendosi… alcune nazioni – Cina in testa – si sono assicurate lo sfruttamento delle risorse africane ma ben 14 minerali essenziali per lo sviluppo della nostra società saranno un ricordo entro i prossimi 20…40 anni. Dopo quanto scritto sull'auto elettrica, quale dovrebbe essere o potrebbe essere l’auto del futuro?

Il così detto “riciclo” delle materie prime, NON ESISTE!  Un’automobile vecchia contiene  acciaio di diversi tipi, alluminio, ghisa, rame, plastica, gomma, vetro, piombo, tessuti dei sedili… ed altro ancora nel condizionatore e nelle schede elettroniche… ma quando un SUV di 14 quintali esce dalla pressa trasformato in un CUBO di meno di 70 cm. di lato, come si separa quello che servirebbe da quello che non serve?

Bisognerà cambiare radicalmente il sistema: smontare l’auto, separare i vari materiali da recuperare ma – anche così facendo – non avete un’idea di quanta energia occorra per rifondere i metalli e trasformarli in barre… tubi… o lamiera!

E nemmeno avete idea della quantità e tossicità dei gas prodotti e delle migliaia di tonnellate di acqua inquinata… peggio dell’I.L.V.A. di Taranto!  E' pur vero che i gas si possono “filtrare” e l’acqua si può “ripulire” e riutilizzare ma tutto comporta alti costi che si rifletteranno sul prezzo dell’automobile nuova!

Detto ciò, qual è l’auto da comprare? Credo che un concetto – molto italiano- dell’automobile “status symbol” che sgommi quando vede il verde… vada rivisto a vantaggio dell’automobile che soddisfi i bisogni reali del lavoro e della famiglia inquinando il meno possibile ovvero consumando il meno possibile perché è il carburante che inquina! Quasi tutte le famiglie hanno due automobili: una per fare la spesa, portare i bambini a scuola e altri piccoli spostamenti giornalieri e una automobile più grande per viaggi lunghi o ferie.

Ma andiamo con ordine: una indagine retrospettiva sull'evoluzione dell’automobile nell'ultimo mezzo secolo, evidenzia in modo inconfutabile come tante buone soluzioni siano state sacrificate nell'interesse dei produttori di auto.  Tutti i brevetti di Idee e dispositivi finalizzati a ridurre i consumi e ad allungare la vita dell’automobile, sono stati comprati e messi sotto chiave perché maggior durata e minor consumo, sono nemici del consumismo !

Un esempio: le candele che vedete, io le ho usate sulla mia FIAT 127 nuova: hanno fatto 165 mila chilometri: sono ancora perfette e consumavo oltre il 10% di GPL in meno!  Dieci anni dopo, volevo montare candele simili nella FIAT RITMO nuova ma… avevano già smesso di produrle… perché si consumava di meno e non si vendevano più altre candele!

Altro esempio: nella mia Mercedes dell’89 c’è il “consumometro”: è uno strumentino piccolo che costa pochi euro e misura il consumo istantaneo.    Ė utilissimo per capire se usiamo la “marcia” giusta… e per vedere la differenza di consumo quando si passa a una velocità maggiore.  Tutti i motori hanno un “numero giri” di massimo rendimento e – superare quel numero giri per fare anche solo 5 Km all'ora in più -  comporta un grande aumento del consumo che – se segnalato – consente di decidere se ne vale la pena!  Perché uno strumento tanto utile e che non può rompersi mai non è su tutte le auto???   Il consumo di una automobile oltre che dipendere dallo sfruttamento ottimale dei giri del motore, dipende dalla resistenza alla penetrazione dell’aria: la cura dell’aerodinamica, è fondamentale.   Alcuni costosissimi specchioni retrovisori, sono veri “freni a mano”!  La resistenza alla penetrazione dell’aria, varia col “quadrato della velocità” … vi do l’idea del variare dei consumi in base alla velocità.

Se a 130 Km/h il consumo è “169”--- a 120 Km/h è “144 ---a 110 Km/h è “122”---a 100 Km/h è “100” --- a 90 Km/h, il consumo è “81”, un po’ meno delle metà di quello che consuma andando ai 130 Km/h

Credo che l’umanità sia giunta ad un bivio che impone scelte prioritarie pena un disastroso tracollo, generale e irreversibile entro poche decine di anni.

  • Usare carburanti che inquinano il meno possibile:  Metano / G.P.L. 
  • Aprire i cassetti che nascondono i brevetti nascosti finalizzati a ridurre i consumi e ottimizzare l’aerodinamica.
  • Eliminare i motori a due tempi perché bruciano anche olio che inquina.
  • Puntare sull'affidabilità e la durata del mezzo perché il riciclaggio costa e inquina.
  • Affidabilità del mezzo, minima e facile manutenzione! Ai primi del ‘900, fu organizzato il “Raid Parigi – Pechino” che venne percorso con le auto di allora e quasi tutti ci riuscirono ma quale tipo di auto nuova credete che ci riuscirebbe oggi? Su alcune auto, è già un problema la sostituzione di una lampadina in un fanale e… in molti Paesi, dove trovereste un’officina coi ricambi e il software della vostra “elettronica di bordo”?
  • Le nuove auto e moto dovranno tener conto del dissesto di molte strade italiane non solo per dare un maggiore comfort ma anche per ragioni di sicurezza.
  • Dispositivi di sicurezza: un G-P.S. di bordo - da aggiornare ad ogni revisione – agendo sul motore, impedirebbe di “sforare” i limiti di velocità proteggendo anche chi ha bevuto un po’ troppo, chi guida sotto l’effetto di droghe evitando anche contravvenzioni e ritiro di patente.  Certo si rinuncerebbe a quello che non serve ma è il solo modo per poter continuare ad avere tutto quello che serve realmente nell'ambito si uno sviluppo sostenibile, migliorando l’ambiente, salvando più vite e spendendo di meno.

I nostri nonni, lavoravano rispettando i concetti di affidabilità, durata del mezzo e consumo… proprio quello che serve oggi e dall'immagine che allego, non lavoravano poi tanto male!  L’auto che vedete, se equipaggiata con 60 litri di GPL, potrebbe andare da Vipiteno a Reggio Calabria senza soste a 100 Km/h!

Gian Franco Bonanni