Guarda QUESTO link.
Come avete potuto vedere nel link qui sopra, la pianta produce fiori…gli insetti che noi tanto combattiamo, provvedono alla impollinazione…i piccoli semi impollinati cadono a terra, qualcuno di loro attecchisce dando poi vita ad una nuova pianta.Ma se noi non daremo – alla natura – il tempo di compiere il suo ciclo riproduttivo e raderemo al suolo le piantine prima che abbiano sparso i loro semi nel terreno, quel genere di fiori non nascerà più…sarà per sempre estinto nel nostro giardino.
Ma c’è di più…altro malcostume in uso quasi a tutti, è quello di “rastrellare” le piantine tagliate per buttare tutto nel bidone dei rifiuti!
Il questo modo, si buttano tutte le sostanze organiche che – se sparse sul terreno – sarebbero divenute un prezioso concime organico per altre piante.
Dopo alcuni “passaggi” eseguiti in questo modo, il terreno sarà decisamente sterile…incapace di dare nutrimento ad eventuali piante nuove ed i costosi concimi che spargerete faranno solo quello che possono.
Il consiglio che posso dare, è di usare la “compostiera” che altro non è che un recipiente dove si possono buttare i rifiuti organici…bucce di frutta…carni o pesce scaduti…qualsiasi frutta o verdura marcia…cibi rimasti…sfalci di erba e tutto ciò che ha tagliato il decespugliatore.
Tutto sarà “digerito” dalla compostiera e trasformato – GRATIS – nel miglior concime.
Spargetelo sul terreno ed avrete risultati sorprendenti.
Se su Google digiterete la parola “compostiera” troverete informazioni valide come nel video a seguire
E se il danno è consistente, può produrre la morte dell’albero perché è come se fosse stata recisa la vena che – in un corpo umano – riporta il sangue dal cervello al cuore.
Tutte cose banali ma che pochi conoscono e nessuno dice…ma che io ho tratto dal mio libro di “scienza naturali” che studiavo nel primo anno all’Istituto Tecnico Guglielmo Marconi di Forlì.
Qualcuno potrà chiedere a cosa serve sapere queste cose ad un esperto di elettrotecnica…o di elettronica…o a un progettista meccanico?
Io rispondo con una domanda: a cosa serve non saperle???
Tutte cose banali ma che pochi conoscono e nessuno dice…ma che io ho tratto dal mio libro di “scienza naturali” che studiavo nel primo anno all’Istituto Tecnico Guglielmo Marconi di Forlì.
Qualcuno potrà chiedere a cosa serve sapere queste cose ad un esperto di elettrotecnica…o di elettronica…o a un progettista meccanico?
Io rispondo con una domanda: a cosa serve non saperle???
Gian Franco Bonanni
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