L’elettrosmog non è cosa che si vede perciò nessuno ne parla...nemmeno il COVID si vede ma è ugualmente nocivo anche se è emerso un documento che stima i morti reali al 3% di quelli ufficiali!!!
Tutti i produttori di auto, si sono lanciati nella produzione di auto elettriche per produrre auto ad emissioni zero ma occorre il materiale!
Il COBALTO arriva dal Congo dove viene estratto – a mano -da oltre 100 mila bambini, in profonde miniere. Sviluppa malattie polmonari e deformità sui nuovi nati. Gli acquirenti non sono ammessi a controllare di persona ma- verbalmente - è stato assicurato loro che tutto è regolare. Molto Litio arriva dal Cile e per lavare e filtrare la quantità occorrente a 20 automobili, occorrono centinaia di tonnellate di acqua che in Cile scarseggia e molti agricoltori emigrano. Lavando le “terre rare”, si generano montagne di rifiuti, aria e acqua sono contaminati e aumentano i tumori. E potrei continuare …ma c’era proprio bisogno di tutto questo?
Tratto da internet col “copia-incolla” “Eni si prepara a scendere in campo. Oltre due milioni e mezzo di chilometri. Tanta è la strada percorsa fin’ora in provincia di Bolzano da cinque autobus Mercedes e dieci suv Hyundai alimentati a idrogeno (dal 14 ottobre 2020)
Se tutte le vecchie auto, fossero “convertite” a idrogeno, l’auto elettrica sarebbe inutile!!! Personalmente, nel corso della mia vita, ho sempre viaggiato a metano…ora con una Mercedes 200E e una bombola da 100 litri, percorro 350 Km a 110 KM/H inquinando ben poco.
Per proteggere l’ambiente, bisogna considerare anche altre cose:
Il problema non è nuovo: ricordo benissimo che già mezzo secolo fa, sui giornali dell’epoca, si potevano leggere articoli di questo tipo: “Al 20 giugno, abbiamo consumato tutte le risorse che il pianeta può produrre nell’intero anno”!
Non solo non abbiamo fatto nulla ma stiamo andando nella direzione sbagliata perché pretendiamo di curare il pianeta usando la stessa medicina che l’ha fatto ammalare!
La prima flotta di autobus a idrogeno in Italia |
Per proteggere l’ambiente, bisogna considerare anche altre cose:
- Recupero materiali: quando un’auto è passata sotto la pressa, non si recupera nulla…non si “ricicla” il materiale!
- La lavorazione, richiede enorme consumo di energia elettrica e decine di tonnellate di acqua. Vengono usate sostanze inquinanti come vernici, colle. olio.
Il problema non è nuovo: ricordo benissimo che già mezzo secolo fa, sui giornali dell’epoca, si potevano leggere articoli di questo tipo: “Al 20 giugno, abbiamo consumato tutte le risorse che il pianeta può produrre nell’intero anno”!
Non solo non abbiamo fatto nulla ma stiamo andando nella direzione sbagliata perché pretendiamo di curare il pianeta usando la stessa medicina che l’ha fatto ammalare!
Gian Franco Bonanni
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