Gli ulivi salentini, erano ritenuti un dono della Dea Minerva… fatto al popolo della regione- Nello specifico- gli ulivi salentini sono i protagonisti di questo antico mito da associare direttamente alla dea della saggezza (ma non solo).
Fonte: Gli ulivi millenari da ammirare in Puglia |
Le origini dell' ulivo non sono ben definite, ma si ritiene che la pianta risalga ad oltre 6.000 anni fa. In Europa ha iniziato la sua diffusione ai tempi di Babilonesi e Fenici ed ha raggiunto il massimo prestigio con Greci e Romani. Fu esportato in America nel 1500, dalle navi spagnole, ed oggi è coltivato in tutto il mondo.
Un immenso oliveto, esteso per milioni di ettari costituisce da secoli uno dei caratteri distintivi del paesaggio agrario del Mediterraneo. Il merito di questa straordinaria diffusione va all'instancabile opera di generazioni di contadini che hanno saputo coltivare l'olivo in questi territori.
I primi a coltivare l’ulivo furono gli antichi MESSAPI e nelle zone dei Comuni di Ostuni, FASANO, MONOPOLI e CAROVIGNO si possono ammirare ulivi TRIMILLENARI risalenti alla loro epoca.
Per difendersi dalle incursioni dei predoni Saraceni, si seppellivano anfore di olio, si scavavano caverne… Lo stesso “formaggio di fossa” di Sogliano al Rubicone è nato dall’esigenza di nasconderlo dalle incursioni dei Saraceni che arrivavano fino lassù! Fino a pochi anni fa, sulla confezione era scritto il nome delle” Fossine” che erano le donne incaricate a disporre correttamente il formaggio in “fossa” una delle addette alla sistemazione in fossa era mia cugina Iris. Ma la Puglia non è solo mare e ulivi. Non ci sono fiumi o ruscelli ma l’acqua c’è e scorre nel sottosuolo. Mi è accaduto svariate volte, nella zona di Porto Selvaggio, mentre nuotavo in acqua tiepida, di essere investito da acqua dolce e surgelata che sgorgava dalla parete rocciosa sotto di me. Chi fa immersioni in apnea o con le bombole, può trovare i manici di una anfora o conchiglie rare ed altro ancora. Vicino a pareti verticali – anche polipi di una certa dimensione, MA non andate mai da soli (per maggiore sicurezza leggete QUESTO post e attenetevi alle istruzioni che vi troverete)
In Puglia ci sono decine di grotte meravigliose da visitare e non vi basterà un mese solo per vedere le più importanti- Grotta del Trullo; Grotta del Soffio; La Grotta delle Tre Porte; Grotte di Castellana; Grotta Zinzulusa;
La gente è gentile e pronta a darvi una indicazione o un consiglio. Il nome predominante è Totò in tutte le sue “varianti”! a Gallipoli. Avevo 3 amici: Totò, Toticchio e Totonno!!!
Molte navi da carico provenienti dalla Grecia, ”doppiavano” Santa Maria di Leuca per fare poi rotta verso Taranto…ma molte si “spiaggiavano” nelle secche di Ugento ancora cariche! Anche marinai esperti venivano tratti in inganno. Non c’erano ecoscandagli e nessuna luce che indicasse la distanza della costa e – anche a distanza di chilometri, il livello di acqua non era mai tale da far galleggiare una nave!
Tutto questo è solo meno della centesima parte di ciò che potete vedere, vivere e trovare in Puglia.
Fonte: Le grotte di Castellana |
La gente è gentile e pronta a darvi una indicazione o un consiglio. Il nome predominante è Totò in tutte le sue “varianti”! a Gallipoli. Avevo 3 amici: Totò, Toticchio e Totonno!!!
Molte navi da carico provenienti dalla Grecia, ”doppiavano” Santa Maria di Leuca per fare poi rotta verso Taranto…ma molte si “spiaggiavano” nelle secche di Ugento ancora cariche! Anche marinai esperti venivano tratti in inganno. Non c’erano ecoscandagli e nessuna luce che indicasse la distanza della costa e – anche a distanza di chilometri, il livello di acqua non era mai tale da far galleggiare una nave!
Fonte: I segreti della Puglia: alla scoperta di grotte e calette |
Siate curiosi. Dedicatele un po' del vostro tempo e migliorerete la vostra vita.
Gian Franco Bonanni
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