Nella gestione delle aperture dei ristoranti durante il Covid avrebbero dovuto tenere conto anche di chi è pronto ad approfittarsi della situazione.
Credo che pochi si ricordino di come tanti ristoranti siano passati alla mafia durante la gestione dissennata del Covid (vedi questo articolo di esempio). Tutti i ristoranti erano allo stremo per la prolungata mancanza di lavoro ma, di tanto in tanto, in occasione di un evento o di una importante ricorrenza, arrivava il permesso di riapertura limitato ai giorni dell’ evento stesso. Tutti si mettevano in moto procurandosi cibo, bevande, personale e riordinavano. Solo più tardi, a spese fatte e quando tutto era pronto, arrivava la notizia che le condizioni erano cambiate… non si poteva far nulla e tutto era rimandato a data a destinarsi, ed era proprio allora che arrivava il potenziale compratore, coi soldi in mano, pronto a pagare in contanti un buon ristorante a poco prezzo; ma le aperture dei ristoranti e le improvvise chiusure erano motivate da reali esigenze connesse al Covid o da altri motivazioni?Gian Franco Bonanni
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