Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 8 agosto 2024

Sempre a proposito di Gheddafi

Gheddafi è stato ucciso per una serie di squallide motivazioni che vanno ben al di là del rispetto dei diritti umani e della deposizione violenta di un dittatore che era rimasto al potere per 42 anni nel bene e nel male. Gheddafi è stato rovesciato e ammazzato come un cane perché stava per coniare una moneta panafricana, il dinaro d'oro, che avrebbe sostituito sia il franco CFA sia il dollaro statunitense e che era garantito dalle enormi riserve auree libiche (che, non a caso, si sono in gran parte volatilizzate nel nulla dopo il 2011). Ovviamente ciò sarebbe andato contro gli interessi francesi, statunitensi e britannici in Africa. Le riserve petrolifere e di gas naturale libiche, inoltre, erano sfruttate in via quasi esclusiva dall'ENI, con cui la Libia aveva ottimi rapporti, l'Italia aveva firmato da poco un Trattato di amicizia e di cooperazione con la Libia col quale si impegnava a costruire numerose infrastrutture strategiche nel Paese e ad assicurare l'integrità territoriale della Libia contro qualsiasi aggressore esterno: Trattato che, grazie al presidente Napolitano e a Berlusconi, abbiamo vergognosamente violato fornendo le nostre basi militari agli aerei francesi, britannici e statunitensi per bombardare l'esercito libico. Infine Gheddafi aveva finanziato la campagna che portò all'elezione presidenziale di Sarkozy nel 2006, elargendogli 20 milioni di dollari, cosa che evidentemente qualcuno non voleva che trapelasse.

Aggiungo inoltre che Gheddafi era molto rispettoso della religione ed era un mussulmano convinto e quindi un uomo determinato a rispettare qualsiasi decisione lui avesse preso, ergo, non era uno che cambiava idea.

Gian Franco Bonanni

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